Molti i dubbi sulla vicenda che ha condotto alla morte le giovani Giulia e Alessia Pisanu. Il papà racconta che le figlie lo hanno chiamato.
Giulia e Alessia erano due sorelle di soli 15 e 16 anni, residenti in provincia di Bologna. Sono decedute il 31 luglio, alla stazione di Riccione. Le due giovani minorenni sono state travolte da un treno in corsa. Sono morte così le due sorelle di Madonna di Castenaso nel Bolognese.
La tragedia di Giulia e Alessia
Il fatto è accaduto di mattina presto, verso le 6:40, alla stazione ferroviaria della località turistica. L’impatto con il mezzo è stato terribile e fatale per le due giovani, trascinate per centinaia di metri. I corpi erano in condizioni talmente pessime da non poter essere identificati. Difatti, l’identificazione è avvenuta grazie al ritrovamento del cellulare di una delle due adolescenti.
Il padre Vittorio: “Non mi sentivo bene, non sono andato a prenderle stavolta”. Le due ragazze erano andate sabato sera a Riccione alla discoteca Peter Pan. A Giulia avevano rubato la borsa, mentre Alessia aveva il cellulare scarico, così un ragazzo aveva prestato il cellulare alle giovani per chiamare il padre. Sono le 6.50, tutto è accaduto molto in fretta: Giulia è scesa sui binari per prima, mentre Alessia si è seduta sulla banchina per raggiungere la sorella. Poi la tragedia: il treno in transito le ha colpite.
Gli istanti prima della tragedia
La più grande delle due sorelle, è scesa sui binari dieci minuti dopo il loro arrivo in stazione e sua sorella l’ha raggiunta. Ancora non si capisce il motivo di questo gesto. Le ragazze sono rimaste sui binari per 10-15 secondi prima dell’impatto. Giulia, scesa per seconda sulla banchina, all’ultimo si butta sui binari per salvare la sorella ma rimane coinvolta.
Attualmente gli investigatori non stanno svolgendo indagini per reato o omicidio sulla vicenda. Esclusi anche gli esami tossicologici sui corpi delle ragazze, in quanto lo stato in cui si trovavano i cadaveri dopo l’impatto era disastroso.
Il padre delle ragazze, Vittorio Pisanu, ha raccontato: “Non mi sentivo bene, non sono andato a prenderle stavolta. Di solito le accompagnavo io a divertirsi in Riviera. Ho detto: ma sì, per una volta andate da sole, in treno. Erano la mia vita, lavoravo per loro”.